(Taraxacum sect. Ruderalia; früher Taraxacum officinale L.)
Questa è la prima erba della serie WIR NOI NEWS: erbe che vi accompagnano tutto l’anno, in collaborazione con Alexia Zöggeler della casa del tè Arteemis di Lana.
Il tarassaco (detto anche Dente di leone/cane) è una pianta resistente, perfetta per una cura primaverile e la conosciamo tutti. Non solo è salutare, ma è anche commestibile dalla radice ai semi.
L’olio essenziale di cannella ha una resa piuttosto bassa: da un kg di stecche di cannella si possono ottenere ca. 13 ml di olio essenziale, un po’ di più se si distillano le foglie e i rametti della pianta. L’idrolato è comunque un ottimo sostituto dell’olio. Di questa pianta infatti si possono distillare sia le cosiddette stecche ma anche le foglie, i rami più sottili e i fiori (anche in bocciolo): le stecche vanno tritate grossolanamente (con un piccolo martello), mentre i rami, le foglie e i fiori vanno tagliati in piccoli pezzi.
È risaputo che le spezie hanno un buon sapore, inoltre hanno anche un effetto positivo sulla nostra salute. Gli oli essenziali in essi contenuti hanno un effetto benefico sullo stomaco, favoriscono la digestione, alleviano la flatulenza e i sintomi di un raffreddore.
Renate De Mario Gamper è “l’alchimista moderna”, che trasforma la bellezza e le virtù delle piante in preziosi elisir e miscele curative per corpo, mente e anima. Nel 2012 ha fondato Alpenerbe – Alchemistic Art of Life e su richiesta condivide, con persone singole o gruppi, il sue profondo sapere olistico.
”Terra Santa” è la perfetta denominazione per questo angolo di paradiso. Astrid, Uli e io abbiamo trascorso il solstizio d’inverno in Sardegna. Da raccontare ci sarebbe moltissimo! Dato che siamo un blog dedicato alle erbe, mi limiterò a parlarvi delle erbe che ho trovato in Sardegna.
La prima erba che ho incontrato e che mi ha accompagnato per tutto il viaggio è stato il Lentisco (Pistacia lentiscus).
„Kinigrachn“ è dalle nostre parti la benedizione della casa alla vigilia dell’Epifania. Alla sera del 5 gennaio in Alto Adige e in altre valli delle Alpi si pratica il rituale dell’incensamento per benedire la casa e la famiglia e tenere lontano disgrazie. La brace calda della stufa a legna viene posta in una padella con manico e sopra si mette l’incenso benedetto.
Da sempre nella medicina popolare si bruciano erbe e resine nella casa e nella stalla per alleviare e prevenire malattie ed altri fenomeni indesiderati. Si credeva che il fumo allontanasse patogeni, insetti e spiriti maligni. Streghe delle erbe e naturopati conoscevano numerose piante che potevano essere d’aiuto.