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La distillazione dell’achillea millefoglie

L’olio essenziale del mese: l’achillea millefoglie

L’olio essenziale dell’achillea non è facile da ottenere: la resa è piuttosto bassa, in ogni caso l’idrolato ottenuto con la distillazione a vapore contiene gli stessi principi dell’olio essenziale, anche se in forma meno concentrata. Si può distillare l’erba sia secca che fresca. Il periodo migliore per distillarla o raccoglierla per seccarla è quando è al massimo della fioritura in estate (solitamente in agosto). L’achillea è relativamente facile da trovare: alcuni prati ne sono pieni, inoltre la trovate anche lungo i sentieri. L’olio essenziale non ha un odore particolare.

 

Foto: Pezibear; Pixabay

 

Ha un’azione rapida, forte e determinata, molto utile nei cambi di stagione e nei cambi climatici.

Ha alcuni componenti simili alla camomilla, per cui può essere utilizzata al suo posto.

Assunta per via orale, può essere utilizzata come antispastico e antinfiammatorio specifico per l’apparato digerente, ma non ci sono studi certi che ne confermino l’effettiva efficacia.

Le proprietà antispastiche dell’achillea millefoglie la rendono un rimedio naturale largamente impiegato nel trattamento di dolori mestruali (dismenorrea), emorroidi e ragadi anali. L’achillea vanta anche proprietà toniche utili nelle affezioni venose come varici, flebiti ed emorroidi.

L’achillea può essere utilizzata anche per le sue proprietà cosmetiche: antinfiammatorie, astringenti, rassodanti, attenua gli arrossamenti e diminuisce il sebo; si usa contro foruncoli, acne, piaghe, ragadi al seno, varici, pelli aride, secche, screpolate, delicate e arrossate.

 

Hai già scoperto la nostra serie “l’olio essenziale del mese”? Qui vi ho spiegato l’arte della destillazione in generale, anche come lo faccio a casa mia. Fin adesso ho parlato della rosa damascena, dell’elicrisio, della lavanda e della menta piperita.

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