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Achillea tintura madre fatta in casa

L’achillea sviluppa la sua energia più forte a mio parere nell’alto delle montagne e dei suoi pascoli di pecore. Là assume un colore rosaceo molto delicato. Anche se preferisco raccoglierla preferibilmente dopo Ferragosto e faccio essiccare una parte dei fiori per il tè in inverno, vi voglio raccontare oggi della tintura madre, perché è così pratica nel suo utilizzo contro vari malesseri. Perché l’achillea è un’ intera farmacia in una pianta!

Foto: Irene Hager

 

La utilizzo quando:

  • ho problemi di digestioni come gonfiore, diarrea,
  • quando ho mal di testa,
  • quando ho problemi legati al ciclo e soprattutto,
  • per far guarire ferite.

A differenza della tintura classica la tintura madre utilizza la pianta fresca anziché essiccata.

 

Tintura madre di achillea

Ingredienti:

Fiori e foglie fresche di achillea
Aquavite, grappa o vodka
Un vasetto con coperchio

 
Preparazione:
  • Riempire il vasetto con le parti di pianta fresca e
  • riempire con l’alcool fino a coprire bene il tutto.
  • Tenere ben chiuso per 4 settimane in un posto caldo e buio.
  • Infine scolare e mettere il liquido in bicchierini muniti di contagocce.

 

 

Utilizzo:

Per uso interno 2-3 volte al giorno da 10 a 50 gocce.
Per far guarire ferite metto un poco di tintura madre in poca acqua e sciacquo la parte lesa o l’eczema.

 

Consiglio: La tintura madre puó essere anche utilizzata per fare creme.

(tradotto da Christian Galantin)

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