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Cannabis – pianta dell’anno 2019

Nel mondo tedesco si usa dedicare ogni anno a una pianta particolare. Non abbiamo trovato una simile tradizione nel mondo italiano e così abbiamo deciso di dare inizio a questa interessante iniziativa all’interno del nostro blog. Il 2019 lo dedichiamo alla canapa, pianta conosciuta in moltissimi paesi sin dall’antichità.

 

Foto: Alberto Franceschi

 

Vecchio rimedio – nuove applicazioni

La cannabis è stata usata come medicina in tutte le culture del mondo. Purtroppo intorno alla prima metà del XX secolo è stata demonizzata come droga e messa al bando in molti paesi del mondo. Negli anni 90′ la scoperta del sistema endocannabinoide del corpo umano ha gettato le basi per la comprensione del meccanismo d’azione dei cannabinoidi e ha stimolato la ricerca scientifica sulla cannabis.

 

Principi attivi: THC – CBD

La cannabis contiene centinaia di principi attivi, di cui i più conosciuti sono il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo) che svolgono anche il ruolo più importante.

La concentrazione dei principi attivi e quindi l’effetto possono variare notevolmente. Il THC, l’unico psicoattivo, è particolarmente utilizzato nella terapia del dolore ed è disponibile solo su prescrizione medica e attraverso le farmacie. Il CBD può essere liberamente acquistato sul mercato. Il CBD è noto per il suo effetto calmante su psiche e corpo. Dal momento che il CBD non ha effetti psicoattivi, non crea dipendenza e ha pochi effetti collaterali. Non può esserci sovradosaggio. Questo rende il CBD un’opzione terapeutica eccellente per molte malattie e disturbi e può essere un utile compagno nella vecchiaia.

 

Il potere di un’antica pianta medicinale (originale del Magazin Leafly)

 

Numerosi studi hanno dimostrato che il CBD allevia il dolore, ha un effetto antinfiammatorio, antispasmodico, antibatterico e arriva dove altri antidolorifici non arrivano più. Ha dimostrato inoltre di essere un potenziale rimedio per lo stress e l’ansia perché può interagire con il sistema endocannabinoide del nostro corpo e armonizzare tutte le funzioni neuronali. Il CBD non cura la depressione, ma studi hanno dimostrato che agisce positivamente sull’umore e il comportamento e ne può migliorare notevolmente i sintomi.

Il CBD è acquistabile presso le erboristerie specializzate e in alcuni negozi che vendono la cosiddetta “Cannabis Light”. Può essere acquistato sotto forma di olio con diverse percentuali di principio attivo (che ne influenzano il prezzo). Solitamente bastano un paio di gocce sotto la lingua per alleviare dolori, stress, insonnia.

Alternativa alle pillole? fotomontaggio: Daniela Paganini, pixabay

In Italia la cannabis medicinale è stata autorizzata già nel 2007 e da allora solo alcune regioni e province italiane ne hanno inserito l’uso nel proprio sistema sanitario.  La Giunta Provinciale della Provincia di Bolzano ne ha approvato la delibera per l’uso nel proprio sistema sanitario nel marzo 2018.

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